Lettere non si piega, Lettere combatte!

Dopo un’assemblea molto partecipata, in cui si è elaborata la strategia di lotta contro il DDL Gelmini in approvazione al Senato, gli studenti che da due settimane stanno occupando la Facoltà di Lettere e Filosofia hanno deciso di lasciare gli spazi del palazzo di San Galgano. Ma terminare l’occupazione della Facoltà non significa che la lotta sia finita, tutt’altro: la nostra battaglia per un’Università accessibile a tutti, d’eccellenza e non “di classe”, non si fermerà fino al definitivo ritiro della cosiddetta “Riforma” universitaria. Non si fermerà: si radicalizzerà ancora di più in quanto la nostra decisione è funzionale al coinvolgimento sempre più massiccio degli studenti e dei lavoratori in questa grande mobilitazione per un futuro migliore. Per questi motivi abbiamo reputato più opportuno concentrare le nostre forze nelle aule e nelle biblioteche, dopo un’occupazione estremamente partecipata, che ha dato un forte e indispensabile contributo al movimento tutto, e che ha visto studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti fianco a fianco per assicurare un futuro degno a questa nostra Università di Siena. L’attacco all’Università pubblica è parte di un’unica strategia – padronale – volta a riportare questo Paese indietro di cinquant’anni, per ricreare un’istruzione chiusa a chi non ha abbastanza soldi da permettersela e soffocare i lavoratori privandoli di quei diritti duramente guadagnati in decenni di lotta: il diritto a un giusto salario, allo sciopero e a un trattamento equo basato su ritmi di produzione che garantiscano la sicurezza sul lavoro; diritti adesso negati dal Padronato in comunione d’intenti con uno Stato gestito da una classe politica che ha fallito e che adesso, ritorta su se stessa, tenta di legittimarsi colpendo nel profondo la vita di migliaia di cittadini, per renderli innocui tramite il ricatto della miseria di un futuro assente. Nei prossimi giorni, quindi, continuerà il nostro lavoro di sensibilizzazione, sia tra gli studenti sia tra i lavoratori: in quest'ultima settimana la Facoltà di Lettere Occupata ha già volantinato davanti alle fabbriche locali, una campagna di informazione per unire in un'unica lotta le rivendicazioni di operai e studenti, precari e immigrati. La nostra lotta si sposta soltanto: da San Galgano verso le aule, le piazze, il Rettorato occupato, le fabbriche e i musei. Si sposta e si diffonde, a macchia d’olio, fin quando non saremo così tanti che mai potranno fermarci! Lettere non si piega, Lettere combatte!

Gli studenti occupanti la Facoltà di Lettere

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