ad Legam

Il DAS – Dimensione Autonoma Studentesca vorrebbe porre pubblicamente alcune domande alla Lega Nord di Siena. Invece di blaterare su improbabili provocazioni subite durante la pacifica fiaccolata del movimento studentesco, e di fare assurdi proclami come quelli sulla “Padania” del 26 novembre in cui si leggeva che i componenti del DAS sarebbero “violenti e facinorosi“, vorremmo che il Partito di Bossi ci spiegasse per quale motivo l’approvazione del DDL Gelmini gioverebbe al nostro Paese in generale, e all’Università di Siena in particolare. Vorremmo che ci illustrasse perché un commissariamento del nostro Ateneo da parte del Governo – che tramite i ministri Gelmini e Tremonti ha chiaramente espresso la volontà di chiudere l’Università di Siena – dovrebbe giovare alla nostra Città. Vorremmo infine chiedere se questa cieca campagna pro-Riforma non risponda, sul nostro territorio, più a interessi “di fazione” e a ripicche politiche che nulla hanno a che vedere con l’Ateneo senese rispetto alla reale volontà di rilancio (e quindi salvezza) della nostra Università. Il DAS si è sempre battuto affinché nell’Università di Siena regnino finalmente la trasparenza e l’onestà diffusa, senza logiche partitarie o comunque terze rispetto al mondo accademico. Ci siamo sempre schierati pubblicamente affinché non siano né gli studenti né i lavoratori a pagare il prezzo del dissesto economico. Abbiamo sempre lottato contro baroni, padroni e speculatori politici, senza guardare in faccia a nessuno, a destra come a sinistra. Ma tutto ciò è ben diverso dal cavalcare l’onda della strumentalizzazione da parte di una classe politica che negli ultimi decenni ha fatto solo danni all’Università di Siena e all’Università Pubblica italiana. C’è un disperato bisogno di riformare il mondo accademico. Ma questa esigenza deve essere portata avanti dalla comunità accademica (lavoratori, studenti e docenti) e non da una classe politica che, trasversalmente, non conosce il mondo dell’Università se non accidentalmente, e che lo utilizza per i propri fini elettorali, padronali e biecamente ciechi rispetto agli interessi di migliaia di studenti e lavoratori che sperano di avere un futuro. Né violenti né aggressivi, restiamo aperti al confronto. Invitiamo quindi la Lega Nord a non rinchiudersi dentro il Palazzo della Provincia a ripetersi fino a convincersene della bontà della “riforma” Gelmini, ma a venire alle assemblee del movimento studentesco, dove sicuramente i leghisti troverebbero decine di persone ben felici di spiegare in che consista, realmente, il piano di smantellamento dell’Università pubblica noto come “riforma Gelmini”.

DAS – Dimensione Autonoma Studentesca

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