Sciopero Generale


LO SCIOPERO GENERALE DEL 6 MAGGIO DEVE ESSERE DI CHI LOTTA
LO SCIOPERO GENERALE DEL 6 MAGGIO DEVE UNIFICARE LOTTE E RIVENDICAZIONI
LO SCIOPERO GENERALE DEL 6 MAGGIO DEVE ESSERE DI STUDENTI, LAVORATORI E PRECARI

Concentramento alla Lizza ore 9 corteo fino a Piazza Indipendenza con presidio/assemblea
Il movimento dei lavoratori e degli studenti ha chiesto a gran voce questo sciopero indetto in ritardo e di solo quattro ore. Lo sciopero generale nasce dalla forza propulsiva di quelle realtà che dal basso chiedono uno spazio negato dalla Cgil, rivelatasi incapace di raccogliere le vere istanze di lotta e di opposizione che vengono dalla base. Appare evidente che nel momento in cui questo sciopero è stato proclamato, per tempi e modi, non è più per i lavoratori, ma contro di loro, perché sono state annacquate e fatte raffreddare le ragioni di lotta espresse in autunno. Viene dato un segnale, agli altri sindacati confederali, al governo, alla confindustria, verso una nuova stagione concertativa e verso un nuovo patto sociale.
Vogliamo riappropriarci di una data che debba essere riempita di contenuti reali e rivendicazioni forti che la nostra quotidianità richiedono e che sono la conseguenza naturale di un ciclo di proteste ancora in fermento. L’Italia è da vent’anni un paese piegato da una politica che ha soltanto smantellato i diritti fondamentali, oggi decidiamo di aprire uno spazio nuovo, fatto di istanze forti ed autentiche per una difesa vera dei servizi pubblici e dei diritti fondamentali.
Chiediamo la difesa e il rilancio dei servizi pubblici:
Università: abrogazione della Legge Gelmini e l’inizio di un percorso di riforma reale;
Sanità: servizio sanitario garantito su tutto il territorio e a tutti i cittadini;
Scuola: interruzione del finanziamento massiccio delle scuole private a scapito della scuola pubblica, una didattica slegata da quella che è la domanda delle imprese.
Denunciamo:
l’attacco ai diritti dei lavoratori privati e pubblici e gli squallidi progetti di uniformare il modello Marchionne e Brunetta, due facce della stessa medaglia. Chiediamo l’abrogazione di tutte le leggi dal Pacchetto Treu in avanti che hanno reso stabile la precarietà e l’estensione dei contratti di solidarietà a tutte le aziende in crisi;
la volontà di nascondere la problematicità di una politica non di accoglienze e di vera integrazione degli immigrati, detenuti in lager denominati CIE;
il valore dei Beni Comuni connaturati nell’Uomo come l’acqua pubblica e la libertà di esprimersi tramite un mezzo democratico come il referendum sulla tematica del nucleare;
Critichiamo:
l’uso fatto sul territorio di Siena del lavoro interinale dalle poche industrie presenti che per fronteggiare la crisi, hanno impoverito fortemente i lavoratori e tutto il tessuto sociale, socializzando le perdite e privatizzando gli utili.
l’esternalizzazione dei servizi universitari e la mala gestione che ha dato solo spazio al clientelismo e allo sfruttamento dei lavoratori;
l’espulsione, in un quadro di crisi dell’università, di tutte le fasce precarie, partendo dalla cooperative, agli stabilizzandi, fino ad attaccare il reddito dei Cel e del Personale Tecnico Amministrativo, dal precario fino allo strutturato;
l’impoverimento della didattica offerta, il taglio delle borse di studio agli studenti e ai dottorandi;
il meccanismo tossico degli stage e dei tirocini, trampolino di lancio non per il mondo del lavoro ma del precariato.
Sulla base di questi motivi, abbiamo deciso di partecipare allo sciopero generale del 6 maggio, ma aprendo uno spazio fatto di istanze reali ed autentiche in cui esprimerci e discutere.
Concentramento alla Lizza ore 9 corteo fino a Piazza Indipendenza con presidio/assemblea
NO AL NUOVO PATTO SOCIALE
NOI NON MORIREMO PRECARI

Siena, 4 maggio 2011
LINK Siena, DAS, Confederazione COBAS Siena, RdB/Unione Sindacale di Base Siena



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