Quando la piazza conviene


Sabato scorso una nuova tragedia ha sconvolto un paese sull’orlo del collasso. Melissa si va ad aggiungere ad un tributo di sangue alimentato negli ultimi tempi da suicidi e morti sul lavoro.
Come DAS esprimiamo vicinanza alle famiglie delle vittime. E’ inconcepibile che si possa morire a causa delle bombe. Non ci sentiamo in grado di fare una prematura analisi perché non possediamo ancora gli strumenti per pronunciarci in merito. Tuttavia rigettiamo la retorica legalista del facile capro espiatorio: di chiunque sia la colpa, la responsabilità indiretta dell’accaduto va necessariamente a ricadere su di uno Stato incapace di essere presente con modalità diverse dai blindati in piazza. Questo stesso Stato che criminalizza e addita come terroristi i cittadini che difendono il loro territorio, le loro case dagli espropri illegittimi (si vedano le lotte dei NO TAV); questo stesso Stato che massacra chi scende nelle piazze contro organizzazioni che come Equitalia sembrano comportarsi proprio come associazioni a delinquere. Ebbene, è proprio l’ipocrisia di questo Stato e di questa politica, che condanniamo fermamente.
Anche Siena ha voluto esprimere la sua vicinanza alle famiglie colpite e alla popolazione brindisina tutta organizzando un presidio a piazza Salimbeni, simbolo del potere locale. Una piazza che si è trasformata nell’ennesimo teatrino per grandi e piccoli politicanti, che vergognosamente ancora una volta sono riusciti a trasformare una tragedia in un primo piano. Può essere questa una contraddizione? Può essere una contraddizione anche il fatto che fossero presenti tutti gli esponenti di quel partito che governa da anni questa città, facendo gli interessi della massoneria bancaria locale a spese della popolazione? Lo stesso partito che la stessa sera era rappresentato dall’Onorevole Rosi Bindi, sostenitore del peggiore governo che questo paese abbia avuto negli ultimi anni...
In attesa delle oscene strumentalizzazioni dello sciacallaggio giornalistico ( l’ennesimo plastico di Porta a Porta ne sarà solo la versione più ributtante), ci preme far notare come nessuno di questi eminenti cittadini si sia mai smosso per una delle tante morti sul lavoro, per uno dei tanti suicidi, per uno dei tanti atti di repressione o di razzismo nazifascista. Un intero paese invece, noi compresi, si è -giustamente- mosso immediatamente contro l’atto di odio e di violenza di Brindisi; ma perchè si è dovuto arrivare a tanto per avere l’onore di vedere chi di dovere in piazza? La macelleria sociale e la xenofobia pare non abbiano evidentemente altrettanta audience...
Le forze che da sempre sono scese in piazza contro la violenza della mafia, del sistema e dei governi con questi collusi, c’erano anche ieri e continueranno ad esserci sempre. Per esprimere la nostra rabbia, il nostro desiderio di giustizia e di verità, il nostro bisogno di cambiamento, apriamo gli occhi, alziamoci in piedi e non indietreggiamo!

DAS_Dimensione Autonoma Studentesca

Leave a respond

Posta un commento