Quali diritti e quale equità?

Il DAS_Dimensione Autonoma Studentesca, è intervenuto oggi al Corso "Diritti ed equità di fronte alla crisi globale" organizzato presso il palazzo del Rettorato, per contestare la presenza di una figura come quella del Rettore dell'Università di Siena all'inaugurazione di un tale corso. La direzione di Angelo Riccaboni nell'Ateneo cittadino non si è finora sicuramente distinta per caratteri di equità e giustizia sociale. L'amministrazione dell'Università di Siena è un riflesso lampante di una politica nazionale di diffusione del fascismo aziendale: spontaneo è il paragone tra le misure di austerità promosse dal governo Monti e i "sacrifici per giusta causa" proposti, o meglio imposti, al personale tecnico amministrativo da parte della Direttrice Amministrativa e passivamente accettati dal Rettore. Come ormai consuetudine, chi dirige intima al lavoratore di rinunciare alla propria dignità e di divenire servo di un debito non suo, di cui egli non è responsabile. A Siena, come nel resto del territorio nazionale, cultura e servizi pubblici, grazie anche alla direzione Fabbro-Riccaboni, non vengono più considerati come diritti insindacabili, ma come meri mezzi di accumulazione che rispondono a logiche di profitto economico: la cultura e il lavoratore vengono garantiti nella loro esistenza fintanto che contribuiscono ad incrementare le entrate di chi li amministra; chi li amministra dimostra di avere come obiettivo primario il proprio introito, non il bene sociale. Oggi si è parlato di diritti ed equità, principi negati proprio dalla politica aziendale Fabbro-Riccaboni! Lo stesso intendere l'Università come un'azienda è un limite alla comprensione della funzione sociale che essa riveste: limite che l'amministrazione ha tutto l'interesse a non voler superare. Tagli, blocchi contrattuali, eliminazione dell'assistenza non rispondo, a nostro avviso, ad una prospettiva ragionevole di risanamento delle condizioni in cui riversa oggi l'Ateneo senese! I baroni restano, così come i loro privilegi! Ricercatori, lettori, tecnici sono chiamati a fornire servizi senza alcune garanzie! Gli studenti si vedono sempre più privati di offerte formative valide ed oberati dalle tasse. Chiediamo che la figura del Rettore sia un reale garante dei diritti di studenti e lavoratori, garante quindi di cultura e servizi!! Vogliamo che figure istituzionali che non pongono questo come fine del proprio mandato vengano sostituite! Pretendiamo che il Consiglio di Amministrazione e gli Organi Maggiori dell'Ateneo diventino organi di rappresentanza effettivi! Come studenti e come lavoratori dobbiamo essere ascoltati e ci mobiliteremo affinché ciò avvenga, uniti nella lotta! 
Al termine del Convegno il Rettore ha ricevuto presso il suo studio la delegazione del nostro collettivo; in tale circostanza abbiamo chiesto un pubblico incontro tra il Rettore, la Direttrice Amministrativa e tutte le componenti della Comunità Accademica, per cercare di capire come l'Amministrazione possa considerare i diritti e l'equità come due valori ancora presenti all'interno dell'Università di Siena!!

DAS_Dimensione Autonoma Studentesca

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