Manifestazione contro l'odio anti-islamico

11 settembre 2010

Negli ultimi giorni le pagine dei giornali si sono concentrate sulla possibilità che tale reverendo Jones bruciasse pubblicamente il Corano, dando seguito all’annunciato “Koran burn day” da lui proposto per la giornata di oggi. Alla luce dei fatti è indifferente che tale esaltato agisca o meno in questo senso: quella che è stata definita una “provocazione” – con una sottile nota eufemistica tesa a giustificare, almeno in parte, l’accaduto – è in realtà un atto di inaudita gravità che deve essere fortemente condannato. Se la CEI ha giudicato quest’azione come “nazista”, e il presidente americano l’ha vivacemente osteggiata, in Italia non si è sentito alcunché, ne da sinistra né, tanto meno, da destra. Così come nessuna vera opposizione si è avuta nel nostro Paese ai progetti “francesi” del Ministro Maroni, che insieme ai camerati Alemanno e Moratti si appresta a distruggere le case ed espellere quanti più rom possibile dalle città italiane, facendosi beffe della normativa europea e del tanto amato trattato di Schengen. Ciò dimostra come la nostra società stia scivolando sempre più verso un razzismo sfrenato e uno sciovinismo fine a se stesso. Il DAS – Dimensione Autonoma Studentesca ha organizzato per domani 11 settembre 2010 un’iniziativa pubblica in cui distribuiremo gratuitamente il Corano accompagnato da un pamphlet critico che invita a leggere i libri invece che bruciarli, e a non avere paura di ciò che è diverso. E’ infatti la Paura a guidare le azioni scellerate dei vari Jones e Sarkozy: paura di ciò che non è omologato o omologabile, di ciò che non è uguale e quindi va distrutto. Una paura che è sempre più gonfiata e strumentalizzata dalla politica e dai potenti – dai Padroni – per portare avanti i propri sporchi interessi, come la guerra in Iraq ha ampiamente dimostrato. Poi c’è la menzogna. Quello strisciante mentire, inganno palese eppur latente, che dai mass media americani passa all’Europa fino alla Palestina occupata per dimostrare quanto “noi” (europei, americani, cristiani, ebrei, bianchi, normali e perfetti) siamo migliori di “loro” (arabi, islamici, rom, sudamericani, froci, barboni, terroni, negri, bestie) e come dunque “noi” siamo obbligati a scontrarci con “loro” e distruggerli (politicamente, socialmente, culturalmente, personalmente). Ma è un falso paradigma, che si sta smascherando: il movimento popolare si sta ribellando ovunque, dal Sud America (ex-“cortile di casa” statunitense e ora laboratorio di eguaglianza ed emancipazione) al Medio Oriente, dalla Turchia al Giappone (che ha aperto una commissione d’inchiesta parlamentare per scoprire la verità sull’11 settembre 2001). Noi non resteremo in disparte ma lotteremo: per un mondo giusto, dove tutti gli uomini e le donne siano uguali, senza classi né discriminazioni. Un mondo multiculturale dove i libri si leggono, le persone si confrontano e tutti si rispettano.

DAS – Dimensione Autonoma Studentesca

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