10 febbraio

Giornata del ricordo: ricordiamo però anche cosa c'è stato prima delle foibe.
Ricordiamo l'invasione della Jugoslavia da parte di Italia e Germania, il completo schiacciamento della regione mentre Hitler e Mussolini se ne spartivano il territorio.
Ricordiamo il tentativo di italianizzazione, l'imposizione dell'italiano come lingua ufficiale, anche nelle scuole, e il deportamento dei ribelli che venivano sostituiti quando possibile con italiani (nella sola zona della Lubiana furono deportati circa 70.000 sui 360.000 abitanti).
Ricordiamo le vittime slave delle violente repressioni nazifasciste, le 7 grandi offensive condotte dall'esercito italiano che colpirono sostanzialmente solo donne, vecchi e bambini e fecero terra bruciata attorno a questi ultimi per indebolire i partigiani comunisti di Tito.
Ricordiamo la circolare c3 voluta da Roatta, per distruggere le basi economiche jugoslave, che autorizzava a giustiziare ostaggi, deportare intere famiglie, incendiare case, fattorie e distruggere villaggi. Ricordiamo tutte le persone, vittime del fascismo, che furono rinchiuse in campi di prigionia e lasciate morire di fame, sete, freddo e cattive condizioni igeniche.
Ricordiamo poi che nelle foibe furono trovati non più di 200 corpi appartenenti tutti a capi del regime, e non a civili italini come spesso viene riferito.
Ma soprattutto ricordiamo ricordiamo l’eroismo dei partigiani italiani e jugoslavi che hanno lottato per noi, per la libertà e la giustizia.

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