La lotta contro la cosiddetta “Riforma” dell’Università italiana continua…

Domani giungerà alla Camera dei Deputati il testo del DDL Gelmini. Forse verrà emendato, forse passerà con un voto di fiducia. La sostanza non cambia: questo Disegno di Legge, una volta approvato, distruggerà quel che resta del Sistema universitario italiano. Lo privatizzerà. Lo smantellerà. Lo ridimensionerà a tal punto che probabilmente non sarà neppure identificabile come “Università”. La cosiddetta “Riforma” – che ci riporta indietro di quasi un secolo – impedirà, a medio termine, l’accesso al mondo accademico dei giovani studenti di domani. Nella maggioranza dei casi gli Atenei chiuderanno, o saranno qualitativamente irrilevanti, sullo scenario nazionale ed europeo. Quelle Università che resteranno in piedi saranno dei Golem accademici, con un impressionante numero di studenti ma i piedi d’argilla, destinate a soccombere di fronte all’impossibilità di formare le nuove generazioni… Poi ci sono le Università private, ma nel paese dei “due pesi, due misure” questa è un’altra storia. Una storia scritta da quegli Atenei che, contravvenendo agli obblighi morali e costituzionali, sotto la spinta dei Governi si privatizzeranno e si fonderanno, creando un sistema per cui il ricco – e solo il ricco – potrà avere una formazione adatta allo scenario europeo, una formazione di qualità che serve a rigenerare perpetuamente la classe d’appartenenza, quella dei “padroni”, quella dei “signori”. Domani si celebrerà il funerale della democrazia di questo Paese. Un paese che nega ai suoi cittadini la possibilità di avere una cultura atta a utilizzare lo strumento democratico è un Paese che non ha futuro. Oggi, e per ventiquattro ore, gli studenti e i docenti delle due Università senesi – quella “ordinaria” e quella per Stranieri – celebrano la veglia dell’Università pubblica italiana. Per un giorno intero, fino all’arrivo alla Camera del DDL, leggeremo a staffetta i classici del pensiero e della letteratura, italiana e straniera. Una maratona di lettura pubblica in piazza Tolomei, per ribadire con forza come il sistema scolastico ed accademico sia fondamentale per questa società, per dimostrare ancora una volta che noi non siamo complici nella marcescenza delle future generazioni, dei ragazzini che oggi sono alle elementari e che, domani, non avranno la fortuna di avere una formazione accademica, di avere la possibilità di un futuro migliore in un Paese allo sfacelo. Il Das, come sempre in prima linea, invita tutta la cittadinanza a partecipare, a dare un contributo di lettura e di cultura per rompere il vergognoso muro che stiamo costruendo sul futuro dei nostri figli. Partiremo con “La consolazione della Filosofia” di Boezio (testo quanto mai adatto, in questo triste momento della nostra storia), dalle 10.30 in piazza Tolomei.


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