Vittoria dei lettori!

Il DAS – Dimensione Autonoma Studentesca accoglie con estrema soddisfazione la decisione del giudice del lavoro di dare parere positivo all’istanza dei Collaboratori ed Esperti Linguistici, vittime della delirante politica amministrativa dell’ex-direttore Barretta. Per lunghi mesi il nostro collettivo si è battuto insieme ai lettori per ottenere razionalità e giustizia. La razionalità del comprendere come il risanamento (e il rilancio) dell’Ateneo sia inscindibile dal mantenere un’offerta formativa capace di attirare studenti e formarli verso l’eccellenza, di cui l’insegnamento linguistico è senz’altro parte integrante. La giustizia di chi ha lavorato duramente e si è visto negare dignità, salario e lavoro da parte di un’Amministrazione criminale che ha colpito i lettori per dare un forte segnale intimidatorio a tutto il personale tecnico-amministrativo, con acrobazie padronali, degne di decenni ormai lontani, che hanno lasciato intere famiglie sul lastrico (700 euro al mese: tagliati due terzi dello stipendio, vale la pena ricordarlo!), probabilmente per rabbonire i CEL con la paura di non arrivare a fine mese (metà mese?). Nonostante dilaghi ormai nel nostro Ateneo la convinzione che, ripetendo allo sfinimento una cosa, questa diventi realtà, è opportuno rammentare come – al momento, senza un contratto integrativo per i lettori – non può essere realizzata l’offerta formativa che l’Università di Siena ha promesso agli studenti al momento dell’iscrizione. Non ci sono abbastanza ore per i corsi di lingua, con la conseguente impossibilità materiale di tenere tutti i corsi dovuti. Corsi che da una media di venti-trenta alunni passano ad averne duecento, con l’effetto di un crollo della qualità e della stessa possibilità di apprendere una lingua. Data questa indecente situazione è ora che l’Amministrazione comprenda il ruolo imprescindibile dei lettori per il nostro Ateneo. Non ci sono più scusanti: la nomina rettorale è giunta, la sentenza è stata scritta, il direttore amministrativo è in carica. Per questo invitiamo il rettore Angelo Riccaboni e la direttrice amministrativa Ines Fabbro a non tergiversare e riaprire immediatamente il tavolo di contrattazione con i lettori, offrendo loro un contratto integrativo che tenga conto delle esigenze reali del nostro Ateneo. E’ necessario tagliare per ristabilire un’armonia tra entrate e uscite. Ma se il neo-rettore vuole davvero salvare il nostro Ateneo dal disastro, e dare un segno di forte discontinuità, è bene che inizi tagliando i fondi per le baronie diffuse invece che quelli dei comparti vitali per le nostre Facoltà! Domani alle ore 17.30 abbiamo indetto un’Assemblea della Facoltà di Lettere – aperta a tutto l’Ateneo e alla cittadinanza – per parlare del futuro dell’Università di Siena, dalla questione dei lettori al DDL Gelmini, agli accorpamenti tra Facoltà e tra Atenei toscani. Per questo invitiamo l’Amministrazione dell’Ateneo – ma anche quella comunale, non certo esente da responsabilità verso l’Università di Siena – a partecipare ed ascoltare le istanze dei lettori e degli studenti. Quegli studenti che pagano quasi duemila euro per studiare in questo Ateneo, e che foraggiano le casse del Comune con un indotto di milioni di euro annui sul suolo senese.

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